The Promised Neverland Wiki
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Questa pagina è un raccoglitore di alcune storie brevi scritte da Nanao, l'autore delle light novels di The Promised Neverland, e pubblicate all'interno del sito web ufficiale dell'opera.

Storie[]

Il compleanno di Norman[1][]

031145
"Oh, Norman hai il raffreddore?"
Lasciando cadere gli origami che stava fabbricando, Isabella vide Emma correre nella stanza dei giochi, inginocchiandosi accanto a Norman.
"Sì, è vero... anche la mia temperatura è piuttosto alta, quindi la festa di compleanno sarà complicata."
Gli altri bambini si riunirono uno dopo l'altro, per lo sgomento di Isabella.
21 marzo. Oggi è il 6° compleanno di Norman.
"Norman, oggi è il tuo compleanno (povero te)"
"Festeggeremo quando starai bene?"
Emma si fece strada tra i bambini preoccupati e strattonò i vestiti di Ray.
"Ray, possiamo usarlo di nuovo?"
Ray, che stava leggendo un libro in silenzio, sapeva già di cosa Emma stava parlando. Chiuse il libro e si alzò in piedi.
Dopo cena, Emma parlò con Isabella.
"Mamma, voglio solo augurare buon compleanno a Norman."
Isabella percepiva il genuino desiderio di Emma di parlare con Norman a qualunque costo, vedendo come lei aveva in mano il telefono meccanico.
"D'accordo."
Tenendo uno dei bicchieri di carta, Isabella aprì la porta dell'infermeria e vi entrò.
Emma sbirciò dietro di lei preoccupata.
Emma e Ray avevano già usato in passato il telefono meccanico, ogni volta che Norman aveva il raffreddore. I due si sentivano davvero dispiaciuti per lui, era tutto solo e non aveva nessuno con cui parlare, e così avevano trovato un modo per comunicare con lui.
Isabella uscì dall'infermeria. Emma mise la bocca vicino al bicchiere di carta, assicurandosi di tirare il filo strettamente, e disse:
"Norman, puoi sentirmi?"
Emma poi appoggiò il bicchiere sul suo orecchio.
"Riesco a sentirti, Emma."
La voce di Norman si collegò al filo. Emma lo sentì ed iniziò ad urlare per la gioia e la felicità. "Aspetta un secondo, per favore."
"Venite tutti qui!"
"Norman, ti suggerisco di allontanare un po' le tue orecchie dal bicchiere."
A differenza di Emma, ​​che si lamentò con Ray, Norman sorrise a quello che disse Ray. Norman ascoltò il suo consiglio ed allontanò il bicchiere.
In quel momento, il filo tremò e diverse voci forti risuonarono:
"Buon compleanno, Norman!!!"
Norman fu in grado di ascoltare le voci allegre dei suoi fratelli non solo dal bicchiere di carta ma anche attraverso la porta. Questo fece ridere Norman ad alta voce.
"Norman, sei riuscito a sentirlo?"
Sentì la voce di Emma dal bicchiere e lui rispose;
"Sì, l'ho sentito. Grazie a tutti."
Norman, che sfortunatamente aveva preso un raffreddore il giorno del suo compleanno, aveva pensato che sarebbe stato un giorno frustrante, dal momento che in questo stato, non poteva celebrarlo insieme a tutti.
Ma adesso era molto contento del fatto che, anche così, tutti cercavano ancora di celebrare a modo loro questo giorno speciale.
Si sentiva più felice, semplicemente a causa di questo bicchiere di carta. Quando era malato e solo, lo ha aiutato a connettersi con i suoi fratelli. Norman era molto grato a Emma e Ray per aver creato questo strumento.
"....."
La notte della sua spedizione, Norman posò il suo telefono meccanico pieno di ricordi nella sua valigia vuota.

Il compleanno di Ray[2][]

150144
Quel giorno, dopo pranzo, Ray stava facendo fatica a trovare il libro che aveva letto poco prima.
"...Hm?"
Non era né nella sua camera da letto né nella sala da pranzo, quindi non aveva altra scelta che prendere in prestito un nuovo libro dalla biblioteca. Come al solito, girò la maniglia, aprì la porta ed entrò nella stanza. Dentro...
C'era neve che svolazzava dappertutto.
"Eh? Che cosa sta succedendo?"
Gli occhi di Ray si spalancarono. A prima vista, l'intera biblioteca sembrava essere coperta di bianco. Ma avvicinandosi, Ray si rese conto che in realtà il pavimento e gli scaffali erano ricoperti da teloni bianchi. E i fiocchi di neve in realtà erano dei coriandoli di carta che riempivano l'aria. Ray prese un pezzo nel palmo della sua mano. Un istante dopo, una forte voce risuonò.
"Buon compleanno, Ray!!!"
Insieme alle loro voci, i suoi fratelli lasciarono cadere una raffica di coriandoli dal secondo piano della biblioteca. La neve bianca ondeggiante avvolse il ragazzo dai capelli neri.
Ray fissò i coriandoli che cadevano dall'alto, con i suoi fratelli che sorridevano felicemente.
Capisco... è il mio compleanno.
Emma e Norman scesero le scale e raggiunsero Ray.
"Non è fantastico? È stata un'idea di Norman!"
"Li abbiamo tagliati tutti insieme."
Norman mostrò i coriandoli nella sua mano. Ray si voltò verso i due ed osservò il loro aspetto compiaciuto prima di aprire la bocca.
"È bello, ma... perché la neve?"
Emma era sconcertata dal fatto che Ray non avesse capito il significato della sorpresa.
"Coooosa?! Dai, Ray, non avevi detto che desideravi che nevicasse?"
"L'ho davvero detto?"
Dal momento che inizialmente non ricordava nulla, Ray inclinò la testa e iniziò a setacciare attraverso i suoi ricordi.
"... Ahhh, ora ricordo."
Ray ricordò le parole che aveva pronunciato il mese precedente.
Quell'inverno, non un solo fiocco di neve era caduto sulla casa. I più piccoli, che erano andati fuori a giocare, stavano fissando il cielo con un'espressione malinconica sui loro volti. Alicia e Dominic espressero il loro desiderio di avere una battaglia a palle di neve; Rossi e Cristy parlarono di quanto volessero andare in slittino. Fu in risposta a questa scena pietosa che Ray pronunciò la frase: "Se solo nevicasse".
Apparentemente, il fatto che avesse detto quella frase si era diffuso tra i suoi fratelli, il che ha portato allo stato attuale delle cose.
"Non... non ti piace la neve, Ray?" Chiese Conny mentre si avvicinava a lui mostrando angoscia nei suoi occhi.
Ray rispose con un sorriso, con la sua faccia nascosta dietro la sua frangia.
"Nah, mi piace un sacco. Grazie ragazzi."
Emma e Norman guardarono l'espressione di Ray e si scambiarono un sorriso.
"Ok, facciamolo un'altra volta! Buon 10° compleanno, Ray!!!"
Gridando ancora una volta, Emma e gli altri si congratularono con il festeggiato, lanciando altri coriandoli.

Natale[3][]

241244
Era la vigilia di Natale, e Grace Field era adornata da ghirlande ed alberi illuminati da luci colorate. Nel calore della stanza dei giochi, i bambini a malapena riuscivano a contenere la loro emozione.
"Chissà cosa ci porterà Babbo Natale quest'anno?" disse felicemente Emma, mentre leggeva a Phil e Conny un libro illustrativo con Babbo Natale.
"Io voglio un treno!"
"Per me, uhm… Per me va bene qualsiasi cosa!" disse Conny con una risata dolce. "E tu invece, Emma?"
Emma strinse i pugni prima di rispondere alla domanda della sorella minore. "Non mi interessa dei regali, quest'anno voglio solo incontrare Babbo Natale!!!"
Norman, che era nelle vicinanze, lasciò partire una risata cordiale. "Hai detto la stessa cosa l'anno scorso."
"Per essere più precisi, lo dici da quando avevi cinque anni" aggiunse Ray senza alzare lo sguardo dal suo libro.
Emma si voltò verso i due. "Aspetta, sul serio?!"
Tornò a fissare il libro illustrato, diventando impaziente. "Spero davvero di incontrarlo. Mi piacerebbe ringraziarlo di persona..."
"Anche io voglio incontrare Babbo!"
"Anche io. Voglio dargli un regalo."
Le parole di Phil e Conny spinsero Emma ad annuire rabbiosamente e ad alzarsi in piedi, come se si sentisse rinvigorita.
"Va bene, andiamo tutti insieme a visitare Babbo Natale, quando lasceremo la casa!"
Sentendo la dichiarazione di Emma, i suoi fratelli più piccoli la applaudirono.
"Eh? Lo incontrerai faccia a faccia?!"
Ma Emma aveva una risposta pronta all'intervento di Ray.
"Tu verrai con noi, Ray!"
"Scordatelo. Fa dannatamente freddo lassù."
"Eddaiii!!! Unisciti a noi!"
Il loro scambio fece sospirare Norman. "Oh, Emma. Non cambierai mai."
Infatti, Emma non andò a letto e attese in silenzio che arrivasse Babbo Natale. Aldilà se la fabbrica di Babbo Natale al Polo Nord fosse una fantasia o meno, Emma era il tipo di persona che poteva sicuramente trovarla a prescindere, in qualche modo.
"Ehi, nevica!" Urlò Don mentre entrava nella stanza dei giochi indicando le finestre.
"Woah! Veramente?!"
Rannicchiati sul davanzale della finestra, tutti osservarono i piccoli fiocchi di neve che si abbassavano dal cielo grigio.
"Sarà ancora lì domani?"
"Voglio costruire un pupazzo di neve!"
Nel frattempo, Emma immaginava un giardino coperto di bianco: nella sua mente, era così che dipingeva la fabbrica di Babbo Natale.

Riferimenti[]

Navigazione[]

Media
Manga: Volumi e capitoli  •  Weekly Shōnen Jump
Anime: Stagione 1  •  Stagione 2  •  Episodi  •  Musica
Light Novel: Una lettera da Norman  •  La canzone del ricordo della Mamma  •  La stella guida  •  Storie brevi
Spinoff: Oyakusoku No Neverland
Persone: Kaiu Shirai  •  Posuka Demizu  •  Suguru Sugita  •  Nanao  •  Shuhei Miyazaki  •  Interviste agli autori
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